difetti visivi
Contattologia
La contattologia è una branca dell’ottica che si concentra sull’uso delle lenti a contatto. Grazie ai continui progressi tecnologici, le lenti a contatto sono diventate sempre più confortevoli ed efficaci nel correggere i difetti visivi, anche in situazioni particolari come l’attività sportiva o nell’infanzia. Inoltre, la contattologia esplora nuovi modi per utilizzare le lenti a contatto nel trattamento di alcune patologie oculari.
Le lenti a contatto
Correggere i difetti visivi
Le lenti a contatto offrono una soluzione versatile per correggere una vasta gamma di difetti visivi, dalla miopia all’ipermetropia, passando per l’astigmatismo e la presbiopia. Sono indicate anche per i più piccoli, per trattare condizioni come l’ambliopia o l’anisometropia. Molti pazienti scelgono le lenti a contatto come alternativa temporanea o permanente all’intervento laser.
Tempo libero e lavoro
Oltre a correggere i difetti visivi, le lenti a contatto offrono vantaggi significativi in ambito sportivo. Molti atleti di alto livello, da Cristiano Ronaldo a Novak Djokovic, le scelgono per la loro praticità e per migliorare le prestazioni. In alcuni sport, come il golf, esistono lenti colorate specifiche che possono aumentare la visibilità del campo. Tuttavia, è fondamentale seguire alcune precauzioni, soprattutto in sport acquatici o con l’utilizzo di protezioni, per prevenire infezioni oculari.
Lenti a contatto per bambini con ambliopia
Le lenti a contatto sono un’ottima alternativa per i bambini con problemi visivi. Oltre a correggere difetti come la miopia e l’ipermetropia, sono fondamentali nel trattamento di patologie come l’ambliopia. Le lenti a contatto offrono una visione più naturale e sono spesso più comode degli occhiali, soprattutto durante l’attività fisica. È importante sottolineare che l’uso delle lenti a contatto nei bambini richiede una supervisione costante da parte dei genitori e dell’oculista.
Correzione della vista con lenti
Per chi ha occhi particolarmente sensibili o con forme irregolari, le lenti a contatto personalizzate sono la soluzione ideale. Realizzate su misura, queste lenti offrono un comfort e una qualità visiva superiori rispetto alle lenti standard. Sono indicate in casi di cheratocono, astigmatismo irregolare, degenerazione pellucida e altre patologie corneali. A seconda delle esigenze individuali, possono essere utilizzate lenti rigide gas permeabili (RGP), sclerali o ibride.
Chi può indossare le lenti a contatto
L’utilizzo delle lenti a contatto richiede un approccio personalizzato e multidisciplinare. Prima di procedere alla prescrizione, l’oculista effettuerà
- un’anamnesi accurata, valutando la storia clinica del paziente e i suoi sintomi.
Successivamente, verranno eseguiti una serie di esami, tra cui
- l’esame refrattivo per determinare la gradazione corretta
- l’esame ortottico per valutare l’allineamento degli occhi
- la tomografia corneale per ottenere una mappa dettagliata della superficie corneale.
Infine, verranno effettuati test specifici per valutare la qualità e la quantità delle lacrime, fondamentali per il comfort durante l’utilizzo delle lenti a contatto.
Anamnesi
La prima parte dell’esame sarà dedicata alla raccolta di informazioni sullo stile di vita del paziente, sulle sue eventuali allergie o patologie e sui motivi che lo spingono a preferire le lenti a contatto agli occhiali. Questa fase è cruciale per comprendere le sue aspettative e individuare la tipologia di lente più adatta alle sue esigenze e al suo stile di vita.
Esame della vista
La seconda fase dell’esame consiste nella valutazione dell’acuità visiva, ovvero la capacità di distinguere i dettagli. Questa misurazione, espressa in decimi, viene effettuata facendo leggere al paziente delle tabelle con lettere o numeri di dimensioni decrescenti. Un risultato di 10/10 indica una visione perfetta.
Controllo della vista specializzato
L’esame ortottico è un test che valuta la motilità oculare, ovvero il movimento coordinato dei due occhi. Inoltre, vengono effettuati test funzionali per valutare la percezione visiva e la capacità di coordinare la visione con altri sensi.
Esame completo dell'occhio
Tramite l’esame al biomicroscopio, possiamo visualizzare in modo dettagliato le strutture oculari e palpebrali, permettendoci di diagnosticare precocemente diverse patologie e di monitorare l’efficacia delle terapie.
Esame della cornea
“L’esame dei segmenti anteriori dell’occhio è un passaggio fondamentale per chi sceglie le lenti a contatto. Durante questo esame, l’oculista misura:
- la curvatura
- la forma
- le dimensioni della cornea e delle altre strutture anteriori dell’occhio.
Inoltre, vengono valutati parametri come:
- lo spessore della cornea
- la profondità della camera anteriore
- l’angolo irido-corneale.
Tutte queste informazioni sono essenziali per personalizzare la scelta della lente a contatto e garantire il massimo comfort e una visione ottimale.
Test lacrimali
La funzionalità lacrimale gioca un ruolo cruciale nel successo dell’applicazione delle lenti a contatto. Per valutarla, vengono eseguiti diversi test, tra cui la misurazione del tempo di rottura del film lacrimale (BUT), il test di Schirmer e l’analisi della composizione del film lacrimale tramite meibomiografia e misurazione dell’osmolarità. Questi test permettono di individuare eventuali alterazioni della pellicola lacrimale e di scegliere la lente a contatto più adatta.
Diversi tipi di lenti a contatto
Il mercato delle lenti a contatto offre una vasta gamma di prodotti, dalle morbide in hydrogel alle rigide gas permeabili, passando per le sclerali e le ibride.
La gestione della secchezza oculare, spesso un problema per i portatori di lenti a contatto, è un campo in continua evoluzione. Nonostante non esistano farmaci in grado di aumentare significativamente la produzione lacrimale in Europa, dispositivi come TrueTear® stanno aprendo nuove prospettive nella stimolazione della secrezione lacrimale attraverso la neurostimolazione elettrica endo-nasale. Tuttavia, la disponibilità di questo dispositivo è al momento limitata al mercato statunitense.
Lenti a contatto morbide hydrogel
Le lenti a contatto in hydrogel sono composte da polimeri idrofili che assorbono grandi quantità d’acqua. Questa caratteristica le rende molto confortevoli e biocompatibili, ma comporta anche una minore permeabilità all’ossigeno e una tendenza all’essiccamento prolungando l’uso. La loro flessibilità e sottigliezza le rendono adatte a molti portatori, in particolare a chi ha occhi sensibili, ma la durata d’uso limitata le rende meno indicate per un utilizzo prolungato o notturno.
Lenti a contatto morbide silicone-hydrogel
Le lenti a contatto morbide in silicone hydrogel, grazie alla loro elevata trasmissibilità d’ossigeno, rappresentano un’evoluzione rispetto alle tradizionali lenti in hydrogel. Tuttavia, la minore idratazione e la maggiore affinità per i depositi proteici ne limitano l’utilizzo in alcuni casi.Indicazioni: Adatte a chi cerca un’alta permeabilità all’ossigeno e desidera indossare le lenti a contatto per periodi prolungati.Controindicazioni: Non indicate per occhi molto secchi o per soggetti con intolleranze ai siliconi.
Lenti rigide gas permeabili (rgp) o semirigide
Le lenti a contatto rigide gas permeabili (RGP) sono realizzate in materiali plastici come il PMMA e non contengono acqua. Grazie a questa caratteristica, permettono un’eccellente ossigenazione della cornea, riducendo il rischio di complicazioni. Sono ideali per correggere difetti visivi elevati, trattare alcune patologie corneali e per l’ortocheratologia. Sono più dure e meno confortevoli delle lenti morbide all’inizio, ma offrono una visione più nitida e stabile.
Lenti sclerali
“Le lenti sclerali, caratterizzate da un diametro maggiore rispetto alle lenti corneali, trovano indicazione in patologie oculari complesse come il cheratocono, il cheratoglobo e i traumi corneali. Appoggiandosi sulla sclera, queste lenti creano uno spazio tra sé e la cornea, favorendo la circolazione del film lacrimale e garantendo un’adeguata ossigenazione dei tessuti. Sono una valida alternativa alle lenti RGP in caso di intolleranza o di difetti visivi irregolari.
Lenti ibride
Le lenti a contatto ibride presentano una geometria particolare, con una zona centrale rigida gas permeabile e una periferica morbida in idrogel. Questa combinazione offre i vantaggi di entrambe le tipologie di lenti: la precisione ottica della lente rigida e il comfort della lente morbida. Sono indicate soprattutto per la correzione di irregolarità corneali, come nel caso del cheratocono, e per pazienti che non tollerano le lenti RGP tradizionali.
Lenti cosmetiche e protesiche
Le lenti a contatto cosmetiche-protesiche trovano indicazione in numerose patologie oculari, tra cui il leucoma, l’aniridia e il coloboma, consentendo di mascherare difetti estetici e, in alcuni casi, di migliorare la funzionalità visiva. Grazie alla loro personalizzazione, queste lenti riproducono fedelmente il colore e la struttura dell’iride sana, offrendo al paziente un risultato estetico altamente soddisfacente.
Lenti terapeutiche
Le lenti a contatto terapeutiche, spesso più grandi delle lenti standard, svolgono un ruolo fondamentale nel trattamento di patologie corneali. Coprendo la cornea e mantenendo un ambiente umido, favoriscono la riparazione dei tessuti e alleviano il discomfort. Inoltre, possono essere utilizzate come veicolo per somministrare farmaci direttamente sull’occhio, migliorandone l’efficacia.
Ortocheratologia
L’ortocheratologia sfrutta lenti a contatto RGP a geometria inversa per modificare la curvatura corneale durante il sonno. Questa tecnica, nota come reshaping corneale, consente di correggere difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo. L’effetto è temporaneo e reversibile, ma può durare tutto il giorno dopo aver rimosso le lenti.
Pro e contro
L’ortocheratologia è una tecnica refrattiva che, attraverso l’utilizzo di lenti a contatto speciali indossate durante il sonno, modifica temporaneamente la curvatura della cornea per correggere difetti visivi entro certi limiti. È un trattamento personalizzato che richiede una valutazione accurata dell’occhio e un follow-up regolare.