Difetti visivi

cataratta laser

intervento di cataratta con Bisturi? non più grazie al Femtolaser

Sono convinto che l’uso del Femtolaser sia molto efficace per risolvere diverse patologie oculari. La precisione del Femtolaser è unica nel suo genere, poiché ha una risoluzione nanometrica e può operare direttamente all’interno dell’occhio senza doverlo “aprire”. Inoltre, è possibile programmarlo al computer per effettuare interventi impossibili manualmente in pochi secondi. Inoltre, gli impulsi luminosi emessi dal Femtolaser sono molto brevi e precisi, il che li rende unici al mondo. Il laser è in grado di lavorare con qualsiasi tipo di materiale, poiché gli impulsi sono estremamente intensi ma allo stesso tempo non lasciano tracce o segni.

quali sono i vantaggi di questa procedura?

L’intervento chirurgico per la cataratta è diventato sempre più standardizzato ed efficace negli ultimi anni. Tuttavia, l’utilizzo del laser a femtosecondi offre ulteriori vantaggi in termini di sicurezza e delicatezza. Questo è possibile perché tutte le fasi principali dell’intervento possono essere programmate dal chirurgo al computer e eseguite dal laser in pochi secondi, senza la necessità di utilizzare strumenti chirurgici tradizionali come bisturi, pinze e sonde. Il laser a femtosecondi si rivela quindi uno strumento estremamente funzionale e adatto alla microchirurgia oculare di alta precisione. In particolare, è possibile incidere la capsula contenente il cristallino catarattoso con estrema precisione, consentendo così di inserire il cristallino artificiale in modo corretto e di evitare aberrazioni ottiche e errori di rifrazione.

Femtolaser: l' innovazione della chirurgia oculistica

Come ho già sottolineato in precedenza, il Femtolaser rappresenta una grande innovazione nell’ambito dell’oftalmologia e credo fortemente nella sua importanza e nella versatilità per risolvere i problemi dell’apparato visivo. La sicurezza e la precisione del Femtolaser lo rendono davvero insostituibile. Tuttavia, è importante che, come per qualsiasi intervento chirurgico, esami clinici e visite ospedaliere, i pazienti si rivolgano a professionisti qualificati e competenti.

In questo senso, io e il mio staff siamo altamente qualificati e specializzati nell’utilizzo di questo tipo di laser. Offriamo le migliori soluzioni chirurgiche possibili per risolvere i problemi dei nostri pazienti. La medicina, e in particolare il mio settore dell’oftalmologia, deve sempre guardare alle innovazioni con fiducia, per garantire il miglior trattamento possibile ai pazienti.

Dott. Gaspare Monaco

Ho avuto la fortuna di lavorare per 10 anni all’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, che è stato riconosciuto come struttura di rilievo nazionale e di alta specializzazione nel 1998 e che offre servizi di Pronto Soccorso Oftalmico 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Si tratta di un Pronto Soccorso monospecialistico, uno dei pochi in Italia, dedicato al trattamento di affezioni oculari acute e traumi, con il ricovero immediato in caso di interventi d’urgenza.

Dal 2022 sono Responsabile dell’Unità di Oculistica dell’IRCCS Policlinico San Donato. Nel corso dell’anno, effettuo oltre 1800 interventi, tra cataratta con tecnica di facoemulsificazione e impianto di lenti intraoculari artificiali, chirurgia refrattiva (FemtoLasik, PRK e RelEx Smile), trapianto di cornea, cheratocono, glaucoma e maculopatia. 

Nel 2017, ho fondato il Centro Diagnostico Oftalmologico Clotilde2 a Milano, con l’obiettivo di coordinare la mia attività extra-ospedaliera, che si concentra principalmente sull’utilizzo del laser a femtosecondi per correggere i difetti visivi e l’impianto di lenti intraoculari ad alta performance visiva (toriche, multifocali, a profondità di fuoco e fachiche).

 

Inoltre, da anni lavoro al Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO), rinomato centro privato di oculistica in Italia, dove ho avuto la possibilità di imparare e sviluppare la tecnica FemtoLASIK, considerata attualmente la più innovativa al mondo per correggere i difetti visivi (miopia, astigmatismo, ipermetropia e presbiopia) con un intervento che elimina il difetto visivo in pochi minuti e garantisce al paziente un rapido ritorno alle proprie attività.

 

Credo fermamente nel concetto di super-specializzazione come un dogma, ma anche come un valore da offrire al paziente. Ritengo infatti che non si possa occupare di tutte le patologie oculari, sia in ambito clinico che chirurgico, mantenendo lo stesso livello di competenza. Chi mi conosce, sa che il mio obbiettivo primario sul lavoro è la salute e la sicurezza dei miei pazienti. Nel corso degli anni, spinto dalla passione per questa professione, mi sono sempre aggiornato, ho lavorato con dedizione per raggiungere i migliori standard qualitativi! Ovviamente questo è quello che faccio tutt’ora.

 

Per questo motivo, voglio parlarvi di un importante rivoluzione riguardante la cura e il trattamento della cataratta: il Femtolaser.

Presso il nostro studio, utilizziamo il Femtolaser (o laser a femtosecondi, FSL) un particolare tipo di laser chirurgico per uso oftalmico che consente di operare in totale sicurezza e con una precisione finora mai raggiunta.

Questa nuova tecnologia rappresenta un punto di svolta importante per la chirurgia oculistica; basti pensare che una delle ultime novità chirurgiche risale agli anni 90 ed è stata il laser ad eccimeri per la correzione dei difetti visivi.

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Intervento di cataratta: cos'è?

L’intervento di cataratta laser, noto anche come facoemulsificazione, è una procedura chirurgica comunemente utilizzata per rimuovere le cataratte e migliorare la visione. La procedura viene eseguita in anestesia topica (gocce per gli occhi) e di solito richiede meno di mezz’ora per occhio.

Il primo passo della procedura è quello di creare un’apertura nella cornea, utilizzando un laser a raggi femtosecondi. Il laser genera una serie di impulsi ad alta energia che creano un’apertura precisa e controllata nella cornea, senza danneggiare i tessuti circostanti.

Successivamente, uno strumento chiamato facoemulsificatore viene utilizzato per rompere il cristallino opaco in piccoli pezzi. Questi pezzi vengono poi aspirati fuori dall’occhio attraverso un tubo di aspirazione collegato allo strumento.

Una volta rimosso il cristallino, una lente intraoculare (IOL) artificiale viene inserita nell’occhio. L’IOL sostituisce il cristallino naturale e aiuta a ripristinare la funzione visiva.

In generale, la cataratta laser è considerata una delle più comuni procedure chirurgiche negli occhi. Molti pazienti hanno riportato un significativo miglioramento della vista dopo la procedura e sono stati in grado di riprendere le normali attività quotidiane.

Post-intervento di cataratta

Il periodo post-operatorio della cataratta laser, noto anche come facoemulsificazione, è un periodo critico per la guarigione e il recupero della vista. La maggior parte delle persone riprende la vista normale entro poche settimane dopo l’intervento, tuttavia, è importante seguire attentamente alcune indicazioni per assicurare una guarigione sicura e ottimale.

Subito dopo l’intervento, è normale che ci sia una certa quantità di gonfiore e irritazione nell’occhio operato. E’ possibile prescrivere gocce oculari per ridurre questi sintomi e prevenire infezioni. È importante seguire attentamente le istruzioni per l’uso delle gocce oculari e non interrompere il trattamento senza consultare il medico.

Durante il periodo post-operatorio, è importante evitare di sollevare pesi pesanti, spingere o tirare oggetti pesanti, e praticare attività che possono causare pressione sull’occhio operato. È anche raccomandabile evitare di fare il bagno o di nuotare per alcune settimane dopo l’intervento.

Spesso raccomando anche raccomandare di indossare un paio di occhiali protettivi per proteggere l’occhio operato durante il periodo di guarigione. È importante seguire queste raccomandazioni per prevenire lesioni all’occhio.

Dopo l’intervento, solitamente vengono programmati dei controlli per monitorare la guarigione e la visione. Durante questi controlli, viene valutata la pressione oculare, la visione e la salute generale dell’occhio operato.

In generale, la maggior parte delle persone riprende la vista normale entro poche settimane dopo l’intervento di cataratta laser. Tuttavia, alcune persone possono avere bisogno di più tempo per recuperare la visione completa. È importante seguire attentamente le istruzioni fornite e continuare a sottoporsi a regolari controlli per assicurare una guarigione sicura e ottimale.

In caso di sintomi anomali come dolore persistente, perdite di sangue o di liquido dall’occhio, visione offuscata o doppia, o altri sintomi preoccupanti, è importante contattare immediatamente il proprio medico per valutare la situazione.

I sintomi della cataratta

Il sintomo più rilevante è la progressiva perdita di nitidezza delle immagini che si osservano, ovvero vista annebbiata; si manifesta, generalmente, insieme ad altri sintomi quali:

  • elevata sensibilità alla luce con sensazioni di abbagliamento;
  • aloni intorno alle sorgenti luminose (come i fari delle auto);
  • riduzione della visibilità notturna;
  • diminuzione del contrasto delle immagini;
  • variazione del difetto visivo preesistente e necessità di aggiornare frequentemente gli occhiali.

Le cause della cataratta

Esistono altri fattori che ne influenzano l’insorgenza precoce, quali:

  • l’esposizione ai raggi ultravioletti senza protezione oculare;
  • i traumi oculari;
  • l’uso di farmaci, come i cortisonici (cataratta da farmaci);
  • malattie sistemiche, come il diabete;
  • malattie oculari, come il glaucoma;
  • tabagismo e alcolismo.
  • miopia elevata.

Le soluzioni per la sindrome dell’occhio secco

Lo sforzo della ricerca scientifica moderna sulla sindrome dell’occhio secco consiste nell’identificare quali delle innumerevoli molecole subiscano alterazioni significative al fine di identificare il “target” per la diagnosi e la conseguente terapia.L’obiettivo principale della terapia è di ripristinare l’omeostasi del film lacrimale, rompendo il “circolo vizioso” che caratterizza questo disturbo.In entrambe le forme, ad ogni modo, è cruciale la gestione dell’infiammazione mediante molecole somministrate in collirio (cortisone, ciclosporina e siero autologo) o per via orale (compresse di doxiciclina).

Terapia per forma evaporativa

Fino a qualche anno fa, nella forma evaporativa della sindrome dell’occhio secco, la terapia era mirata alla somministrazione di gocce oculari in grado di mimare (ma non sostituire del tutto) la componente lipidica del film lacrimale.

Oggi invece siamo in grado di stimolare e ripristinare la funzione secretiva delle ghiandole di Meibomio con apparecchiature sofisticate come la luce pulsata (IRPL, intense regulated pulsed light) o il LipiFlow®.

Questi trattamenti emettono energia terapeutica in grado di riattivare le ghiandole, con la stabilizzazione la componente lipidica del film lacrimale, evitando l’evaporazione eccessiva.

LipiFlow

In alcuni pazienti l’occhio secco si manifesta sottoforma di calazi: le ghiandole di Meibomio tendono ad accumulare secreto al loro interno impendendo la normale fuoriuscita delle lacrime. Questo fa sì che le ghiandole si ingrossino per la presenza del pus al loro interno, formando così il calazio.

Per i pazienti che soffrono di calaziosi recidivante, la soluzione migliore risulta essere il trattamento di LipiFlow.

Con un particolare strumento, a contatto diretto con l’occhio, viene effettuato un massaggio caldo delle palpebre che stimola lo scioglimento e il deflusso del pus che si era creato nelle ghiandole.

Il trattamento è totalmente indolore e ha una durata di circa 12 minuti.

Solitamente si effettua questo trattamento una volta ogni 6 o 12 mesi, a seconda della gravità, per favorire un corretto funzionamento delle ghiandole e cercare di prevenire possibili calazi.

Terapia per forma da deficienza muco-acquosa

Nella forma da deficienza muco-acquosa, invece, è determinante somministrare al paziente un sostituto lacrimale in forma di collirio che possa mimare i normali sostituenti dello strato muco-acquoso del film lacrimale.

Purtroppo, allo stato attuale non sono disponibili in Europa sostanze in grado di aumentare la produzione muco-acquosa: tuttavia di recente è stato introdotto nel mercato statunitense un nuovo dispositivo chiamato True Tear®.

Il dispositivo in questione è nato con il fine di incentivare la produzione lacrimale utilizzando la neuro-stimolazione elettrica endo-nasale: al momento, comunque, risulta non disponibile per il mercato italiano.