lasik

Lasik

Il LASIK (Laser-Assisted in Situ Keratomileusis) è una tecnica di chirurgia refrattiva utilizzata per correggere i difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo. Questa procedura consente di modificare la curvatura della cornea, la parte trasparente dell’occhio, per migliorare la messa a fuoco della luce sulla retina, eliminando o riducendo la dipendenza da occhiali o lenti a contatto.

Come funziona il LASIK?

Il LASIK si svolge in due fasi principali:

Creazione del lembo corneale: Viene creato un sottile lembo superficiale sulla cornea. Tradizionalmente, questo lembo veniva realizzato con una lama chirurgica chiamata microcheratomo, ma oggi si utilizza spesso un laser a femtosecondi, garantendo una maggiore precisione e sicurezza.

Rimodellamento della cornea: Dopo aver sollevato il lembo, un secondo laser, chiamato laser ad eccimeri, viene utilizzato per rimuovere strati microscopici di tessuto corneale. Questo permette di correggere la curvatura della cornea, migliorando la visione. Una volta completata questa fase, il lembo viene riposizionato, dove aderisce naturalmente senza necessità di punti.

Vantaggi del LASIK

Rapidità: L’intera procedura dura solo pochi minuti per occhio, con il laser effettivamente in uso per pochi secondi.

Recupero veloce: La maggior parte dei pazienti sperimenta un miglioramento significativo della vista già nelle prime 24 ore e può riprendere le attività quotidiane entro pochi giorni.

Sicurezza e precisione: Grazie ai laser di ultima generazione, il LASIK è considerato una delle procedure più sicure ed efficaci per la correzione dei difetti visivi.

Chi è idoneo al LASIK?

Il LASIK è indicato per persone di età superiore ai 18 anni che presentano difetti visivi stabili da almeno un anno. Tuttavia, la valutazione della cornea è fondamentale: una cornea troppo sottile o irregolare potrebbe non essere adatta per questa tecnica. La salute oculare generale e l’assenza di condizioni come la sindrome dell’occhio secco grave sono altri fattori importanti da considerare.

Il checkup refrattivo

Il checkup refrattivo: Il check-up refrattivo comprende una serie di esami per valutare lo stato di salute generale dell’occhio, tra cui:

  • Esame della vista e delle diottrie mancanti (esame refrattivo)
  • Topografia corneale, studio della morfologia corneale
  • Pachimetria, misurazione dello spessore della cornea
  • Aberrometria corneale, studio delle aberrazioni visive prodotte dalla cornea e suddivise in due componenti principali, di alto e basso ordine
  • Tomografia del segmento anteriore, studio dei rapporti tra le varie strutture anatomiche dell’occhio
  • Pupillografia, misurazione del diametro pupillare in diverse condizioni di illuminazione ambientale
  • Tonometria, misurazione della pressione intraoculare (utile per individuare il glaucoma)
  • tomografia ottica computerizzata (OCT) della retina, lo studio della macula e del nervo ottico;
  • Retinografia ed esame del fundus oculi.

Gli esami durante il check-up refrattivo servono a valutare l’entità del difetto visivo e la presenza di condizioni come la sindrome dell’occhio secco grave o il cheratocono, che possono impedire il trattamento Lasik. Durante la visita, saranno somministrate delle gocce oculari per permettere la corretta esecuzione degli esami. Alcune di queste gocce potrebbero causare una temporanea sfocatura della vista per circa 4-6 ore, quindi ti consigliamo di non guidare al termine della visita e di tornare a casa con i mezzi pubblici o accompagnato. Inoltre, è importante sospendere l’uso delle lenti a contatto per almeno 7 giorni prima del check-up refrattivo per evitare di alterare i risultati dell’esame.

L'intervento laser agli occhi

Il giorno del trattamento Femtolasik, è importante evitare:

  • l’utilizzo di make-up, profumi,
  • dopobarba e creme di qualsiasi tipo.

Inoltre, è consigliabile venire accompagnati, poiché dopo l’intervento potrebbe esserci una leggera fotofobia (sensibilità alla luce) e la vista potrebbe essere offuscata per alcune ore. Per questo motivo, non è consigliabile guidare, anche se i primi risultati saranno già visibili.

La Femtolasik dura in media tra i 10 e i 20 minuti e consiste in poche fasi principali:

  • instillazione di gocce anestetiche
  • creazione del flap corneale con il laser a femtosecondi
  • trattamento con il laser ad eccimeri per rimuovere il difetto visivo
  • riposizionamento del flap corneale.

Il paziente durante il trattamento deve solo concentrarsi su alcune luci, specialmente durante la terza fase che dura pochi secondi, al fine di ottenere un trattamento preciso e centrato. Il mio team ti fornirà ulteriori istruzioni e risponderà a eventuali domande su come comportarsi durante le prime fasi dopo l’intervento. Da qualche anno a questa parte, non bendo più i miei pazienti, ma li consiglio di uscire dalla clinica indossando gli occhiali da sole.

Inoltre, è consigliabile dormire o tenere gli occhi chiusi fino al giorno successivo una volta tornati a casa, per favorire il processo di guarigione.

Il recupero postoperatorio

La tecnica Femto-Lasik è una procedura indolore e rapida, con un post-operatorio altrettanto veloce. Nonostante ciò, è importante seguire alcune precauzioni nelle prime settimane dopo l’intervento. Consiglio di riposare per almeno 3-4 giorni prima di tornare alla routine quotidiana e di proteggere gli occhi dalla luce con gli occhiali da sole. Inoltre, saranno fissate alcune visite di controllo:

  • a 24 ore
  • 7-10 giorni
  • 30 giorni per monitorare la guarigione.

 Tuttavia, in caso di dubbi o anomalie durante il processo di guarigione, sarà possibile anticipare i controlli o programmarne di ulteriori. Per i pazienti che vivono lontano, cerco di ridurre il numero di controlli a due, uno il giorno dopo l’intervento e un altro a 15-20 giorni.

Le differenze con Prk e PRK Transepiteliale

Esistono due tecniche di chirurgia refrattiva: la PRK (PhotoRefractive Keratectomy) e la PRK Transepiteliale.

PRK

Il trattamento PRK consiste in due fasi:

  • la rimozione dell’epitelio, ovvero lo strato più superficiale della cornea
  • il trattamento con il laser ad eccimeri.

Questa tecnica viene utilizzata principalmente in caso di cornee sottili o per rimuovere macchie sulla cornea dovute a cicatrici post-traumatiche. Anche se è sicura ed efficace, il periodo post-operatorio con la PRK è più doloroso e lungo rispetto alla FemtoLasik. A causa della vita frenetica di una città come Milano, molti pazienti desiderano tornare al lavoro il prima possibile e, per questo motivo, la Lasik è la tecnica più comunemente utilizzata al momento. Ho scritto un articolo sulla differenza tra Femto Lasik e PRK, in cui spiego le caratteristiche di entrambe le tecniche, perché vengono utilizzate e quanto tempo occorre per un recupero ottimale della vista.

PRK Transepiteliale

La PRK Transepiteliale è una variante della PRK Standard in cui l’epitelio viene rimosso in modo meno invasivo, utilizzando un laser anziché il chirurgo. Tuttavia, entrambe le tecniche hanno lo stesso risultato a due mesi dall’intervento. Ci sono però alcune differenze nelle tempistiche di recupero: la PRK Transepiteliale può avere un periodo di recupero più veloce rispetto alla PRK Standard, poiché utilizza un metodo meno invasivo per rimuovere l’epitelio. Tuttavia, entrambe le tecniche hanno un periodo post-operatorio più lungo e doloroso rispetto alla FemtoLasik.